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Come scegliere il miglior latte di mandorla

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La guida alla scelta che gli esperti di Foodu stanno creando per te, spiega a quali caratteristiche stare attento prima di scegliere quale bevanda alla mandorla acquistare.

I consumatori consapevoli dovrebbero acquistare una bevanda alla mandorla biologica, perché garantisce una serie di fattori positivi, sia per l’uomo che per l’ambiente

Inoltre è importante acquistare questo prodotto senza zuccheri aggiunti in modo tale da evitare di consumare una bevanda calorica e che fa ingrassare. Attraverso gli articoli presenti in questa sezione, imparerai a leggere l'etichetta dei prodotti in commercio e a scegliere il formato più adatto alle tue esigenze.

Se hai dubbi su quale tipo di bevanda vegetale scegliere, riso, soia, mandorla o altro, consulta la nostra guida.


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1. Panetto, polvere solubile o liquido? Com'è meglio?

Il panetto di pasta di mandorle, la bevanda alle mandorle nel formato solubile e nel formato liquido sono tre formati alternativi per consumare la bevanda a base di mandorle. Tra tutti i formati, la versione liquida senza zuccheri aggiunti è sicuramente da preferire al panetto di pasta di mandorle e al formato solubile, poiché questi ultimi prodotti sono spesso ricchissimi di zuccheri e poveri di materia prima e di importanti nutrienti.

Il panetto: tanto zucchero e poche mandorle

Il panetto per la bevanda alle mandorle è un formato solido, costituito da zucchero, mandorle, aromi e conservanti. Lo zucchero ha un ruolo fondamentale perché ostacola l’alterazione microbiologica e rende molto gradevole il gusto. Se non aperto il panetto ha una durata di conservazione notevole (12-24 mesi), ma se invece viene aperto può essere comunque congelato e ulteriormente conservato. La percentuale di mandorle va dal 10% al 40%, ma dato che generalmente si consiglia di discioglierne 200-250g in un litro di acqua, la percentuale finale di mandorla si attesta tra il 2% e il 10% analoga, quindi, ai prodotti liquidi1.

"Latte" di mandorla liquido: occhio all’ etichetta!

Esistono svariate tipologie di bevande a base di mandorle, ma alcune di esse hanno un profilo nutrizionale molto simile a quello ottenuto col panetto per la presenza di un’alta percentuale di zucchero e di ridotta quantità di mandorle. Sono infatti costituite da acqua, mandorle in proporzione variabile (2-11%) e, eventualmente, zucchero, stabilizzanti e aromi2. Vi sono dei marchi che propongono un latte di mandorla senza zucchero aggiunto, con una percentuale di materia prima variabile: 2,1% (Alpro), 5% (Provamel, Isolabio) o 8% (Val di Bella)3. Queste bevande conservano tutti i nutrienti della mandorla intera e sono fonti ottime di minerali e vitamine. La vitamina E, la riboflavina e la niacina, principali vitamine presenti nelle mandorle,sono infatti resistenti alle alte temperature e si ritrovano nel prodotto anche dopo il processo di sterilizzazione che avviene a temperature elevate, metodo principalmente utilizzato per stabilizzare microbiologicamente questo tipo di prodotto 4.

Il "latte" di mandorla solubile a base di farina di mandorle degrassate

La bevanda alle mandorle solubile può essere costituita dal 70% (Ecomil) al 100% (Fattoria della Mandorla) da farina di mandorla parzialmente degrassata e, eventualmente, zucchero, maltodestrine o maltosio. Questo prodotto ha una durata di 6-8 mesi ed è pertanto possibile consumarlo poco per volta, secondo le proprie esigenze e necessità.Questi prodotti vengono usati in ragione del 8-10% e la percentuale finale di mandorla è quindi analoga agli altri prodotti.

Il processo di degrassatura come avviene?

La degrassatura è fondamentale per poter ottenere dalle mandorle una polvere e non un burro e per ridurre il rischio di ossidazione delle componenti oleose. Questo procedimento viene effettuato mediante pressatura a freddo, estrusione o estrazione con solvente. La pressatura a freddo è la metodologia più utilizzata, oltre che quella permessa in regime biologico. Dopo essere state sottoposte ad elevata pressione, la componente oleosa, e con essa acidi grassi essenziali e la vitamina E5, si separa da quella solida per poi essere allontanata con una semplice centrifuga o con un sistema di pompe di aspirazione6. Nell'estrazione con solvente, le mandorle vengono immerse o irrorate dal solvente che porta con se i grassi, che si disciolgono con facilità in esso7. Gli altri macro e micronutrienti, in particolare minerali quali calcio e fosforo, non vengono alterati8.

Latte da mandorle non pelate

Gran parte dei polifenoli e delle fibre sono contenute nella buccia e quindi bisognerebbe fare attenzione a consumare prodotti ricavati da mandorle non pelate. Nei prodotti liquidi viene riportata solo la dicitura "mandorle". Tuttavia se guardiamo il contenuto in fibra nel prodotto finito, ad esempio verificandolo in due prodotti liquidi senza zuccheri aggiunti, la % di fibra più alta può far presumere l'uso di mandorle non pelate.

Esistono poi dei prodotti, espressamente realizzati da mandorle non pelate e per questo definiti "integrali", come il prodotto Mandolat integrale di Fattoria della Mandorla.

Bisogna investire il proprio tempo nel leggere le etichette, da cui possiamo capire se sono state utilizzate le mandorle pelate o no, appunto verificando il contenuto di fibre.

Consigli utili

Un pratico utilizzo del latte di mandorla in polvere può essere la sostituzione della farina in prodotti da forno con questo prodotto per la produzione di prodotti da forno che, così facendo, risulteranno arricchiti in gusto, fibra e minerali.


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2. Perché dovremmo comprare un "latte" di mandorla Bio?

Per tutti i consumatori è meglio acquistare una bevanda alla mandorla biologica perché:

  • non presenta residui di composti chimici ,
  • non presenta tracce di prodotti OGM,
  • rispetta i cicli naturali dei suoli, delle acque, delle piante
  • sostiene la biodiversità,
  • garantisce un impiego corretto dell’energia e delle risorse naturali,
  • è una scelta etica che valorizza gli imprenditori del settore che scelgono questo diverso canale di produzione.

Non sempre il termine biologico è sinonimo di un prodotto salutare e dietetico. Un prodotto può ottenere la certificazione di "Prodotto Biologico", quando il suo produttore dimostra, ad un ente certificatore riconosciuto dal Ministero, che le tecniche agricole o le materie prime impiegate, sono conformi ad un apposito Regolamento.

La bevanda alla mandorla, quindi, per ottenere la certificazione di prodotto biologico, deve contenere almeno il 95% di mandorle coltivate rispettando le regole sopraindicate. Le risposte e le garanzie che cerchiamo sono tutte in etichetta. Ogni prodotto, infatti, per essere considerato "Biologico", deve presentare il marchio approvato e riconosciuto dall'unione europea.

Per approfondire ogni aspetto e chiarire ogni dubbio sul biologico, vi invitiamo a leggere il nostro articolo Perché dovremmo comprare Bio?, in cui affrontiamo l'importanza dell'agricoltura e dell'allevamento biologico, l'impatto che ha sul nostro pianeta e sul nostro stile di vita.

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