Cosa pensano i consumatori dei prodotti “plant-based”? Secondo un’indagine Foodu il 57% dei clienti preferisce i cibi tradizionali. | Foodu
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Cosa pensano i consumatori dei prodotti “plant-based”? Secondo un’indagine Foodu il 57% dei clienti preferisce i cibi tradizionali.

Il modo migliore per sapere cosa pensano veramente i consumatori dei prodotti a base vegetale è domandarglielo. Non c’è dubbio che gli alimenti plant-based siano diventati i prodotti del momento: ventidue milioni di italiani li acquistano regolarmente con tassi di crescita continua (nel 2022, +8% a valore e + 2,8% a volume).

Fra gli italiani che conoscono i plant-based, è alto il livello di consapevolezza sulla loro composizione, innanzitutto perché il 79,3% legge le etichette. A spingere il consumo di questi prodotti c’è l’esigenza di variare l’alimentazione quotidiana (41,8%, percentuale che sale tra gli over-55 ), la voglia di ridurre il consumo di proteine animali, ma anche rispettare il pianeta grazie al loro ridotto impatto ambientale.

Tuttavia il mercato del prodotti a base vegetale, dalle bevande alla soia agli hamburger fatti con legumi e barbabietola, è diventato affollatissimo, le nuove etichette sbocciano rapidamente, ma il gradimento non sempre soddisfa del tutto le aspettative di vegani, vegetariani, flexitariani (statisticamente rappresentano la fascia più ampia di questo mercato ).

La nutrizione e la sostenibilità restano i fattori trainanti della categoria di prodotti “plant-based” ma la loro crescita è però anche dovuta al piacere culinario e alla capacità creativa in cucina. Infatti, come dimostrano recenti studi, il sapore vince sulla nutrizione: il 63% dei consumatori li mette sullo stesso piano e conferma come, l’acquisto di un prodotto, dipenda dal sapore piuttosto che dal suo valore nutrizionale.

Pertanto, qualora le alternative suggerite non siano altrettanto gustose o persino migliori, i consumi volgono nuovamente verso gli alimenti convenzionali.

E’ quanto conferma anche una ricerca condotta da Foodu su un campione ampio di 10.000 consumatori, altamente selezionati tra quelli che si dichiarano più esigenti e propenso all’acquisto di prodotti di qualità. Dal confronto fatto tra le alternative veg (es. latte vegetale, salumi veg, ecc.) e gli equivalenti tradizionali si evince che il gradimento è più basso per le alternative vegetali con una propensione al riacquisto minore (43%) rispetto a quella dei prodotti tradizionali (57%).

ll gradimento resta ancora una forte barriera al consumo di questi alimenti e bevande, pertanto, per sostenere questa crescita, le aziende produttrici devono ascoltare di più le opinioni dei consumatori finali.

E’ fondamentale per i produttori continuare ad investire in innovazione, in ricerca e in gruppi di assaggio rivolti ai consumatori stessi, al fine di sviluppare prodotti a base vegetale che vanno incontro alle aspettative del consumatore soprattutto dal punto di vista del gusto, del prezzo e della convenienza.

Per aiutare le aziende a guadagnare la fiducia dei consumatori, Foodu ha facilitato e digitalizzato il processo di testing, proponendo alla sua community di approver di provare e valutare i prodotti direttamente da casa. Il Community Test digitalizzato di Foodu aiuta il produttore ad ottenere tutte le informazioni necessarie a migliorare il prodotto in maniera estremamente semplice e con un budget contenuto.

Grazie alle ricerche di mercato di Foodu, oggi le aziende hanno la possibilità di comprendere più a fondo le esigenze dei consumatori e di migliorare le loro decisioni, con positivi effetti sulle vendite e sulla redditività.

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