Come scegliere il Burro di Vegetale | Foodu
×
La community del cibo sano e buono ti spiega...

Come scegliere un burro vegetale che non faccia male?

ISCRIVITI
Esperti e consumatori che hanno partecipato

Sceglila Biologica, con meno grassi saturi, senza grassi idrogenati e senza olio di palma

La guida alla scelta che gli esperti di Foodu hanno creato per te, confronta la margarina di mandorle con margarina e margarina di soia, le alternative più affermate del burro vaccino.

Molti sono convinti che il "burro vegetale", o più precisamente la margarina, sia un alimento assolutamente dannoso. Come sempre è sbagliato generalizzare e bisogna invece stare molto attenti alle caratteristiche del prodotto che acquistiamo. Molte margarine contengono olio di palma, che dopo i recenti studi risulta precursore di molecole potenzialmente cancerogene.

Il burro e la margarina senza grassi idrogenati e con un ridotto contenuto di grassi saturi permettono di evitare quelle complicazioni per la salute che queste molecole, quando in eccesso, comportano.

I consumatori consapevoli dovrebbero acquistare una margarina biologica, perché garantisce una serie di fattori positivi, sia per l’uomo che per l’ambiente.


modifica

1. Diabetici

Per un soggetto diabetico la scelta dei prodotti alimentari è molto importante e deve considerare diversi fattori. Per un diabetico il prodotto migliore è la margarina di mandorla , seguito dalla margarina di soia, grazie al

  • Ridotto contenuto in zuccheri semplici
  • Presenza di fibre
  • Alto Rapporto grassi mono e poliinsaturi/saturi e idrogenati a favore dei mono e poliinsaturi

Confronto tra margarina di soia, margarina e margarina di mandorla

Caratteristica Margarina margarina di soia margarina di mandorla
Ridotto contenuto in zuccheri semplici
Presenza di Fibre X X
Rapporto grassi mono e poliinsaturi/saturi e idrogenati X X
Presenza di isoflavoni X X

Zuccheri semplici

Il primo passo da fare per tenere sotto controllo il diabete è il controllo degli zuccheri nei pasti, considerando l’indice glicemico degli alimenti. Non avendo zuccheri, sotto questo aspetto tutte e tre le tipologie di margarine vegetali sono idonee per un diabetico.

Fibre e grassi

Le fibre rallentano l’assorbimento intestinale dei carboidrati durante i pasti. Consumare la margarina di mandorla, che è l’unica tipologia che presenta fibre a colazione, permette di mantenere sotto controllo la glicemia.

La presenza di grassi polinsaturi e monoinsaturi nella margarina vegetale deve essere molto superiore rispetto alla presenza di grassi idrogenati e saturi. Tra i grassi polinsaturi gli Omega-3 hanno un ruolo importante nel controllo della glicemia. Sono presenti in tutte e tre le tipologie, ma nella margarina di soia e nella margarina i grassi saturi e i grassi idrogenati sono in maggior quantità rispetto alla margarina di mandorla**. Essi rappresentano un rischio per il diabetico che deve porre attenzione anche al mantenimento del peso corporeo. 1

Isoflavoni

La margarina di soia contiene isoflavoni, che hanno un effetto benefico sui soggetti diabetici. 2

Tiriamo le somme

Per un soggetto diabetico sarebbe preferibile consumare la margarina di mandorla o in alternativa quella di soia o un burro senza grassi idrogenati. Questo va fatto nel contesto di una dieta varia e bilanciata che apporti tutte le sostanze nutritive utili per un buono stato di salute, considerando che sono prodotti a base grassa che non possono essere consumati in quantità eccessive.


  1. Food choices for people with diabetes – Italian (2010): 4 

  2. Nutritional supplementation for type 2 diabetes: a systematic review. Centre for Reviews and Dissemination in Database of Abstracts of Reviews of Effects 2011 Issue 2 Original article:Bartlett HE, Eperjesi F. Nutritional supplementation for type 2 diabetes: a systematic review. Ophthalmic and Physiological Optics. 2008; 28 (6): 503-523 


modifica

2. Perché dovremmo comprare un "burro" vegetale Bio?

Per tutti i consumatori è meglio acquistare un burro vegetale biologico perché:

  • non presenta residui di composti chimici ,
  • non presenta tracce di prodotti OGM,
  • rispetta i cicli naturali dei suoli, delle acque, delle piante
  • sostiene la biodiversità,
  • garantisce un impiego corretto dell’energia e delle risorse naturali,
  • è una scelta etica che valorizza gli imprenditori del settore che scelgono questo diverso canale di produzione.

Non sempre il termine biologico è sinonimo di un prodotto salutare e dietetico. Un prodotto può ottenere la certificazione di "Prodotto Biologico" quando il suo produttore dimostra, ad un ente certificatore riconosciuto dal Ministero, che le tecniche agricole o le materie prime impiegate, sono conformi ad un apposito Regolamento.

Il "burro" vegetale, quindi, per ottenere la certificazione di prodotto biologico, deve contenere una percentuale pari al 95% di sostanza secca, in questo caso gli oli, che facciano riferimento alle regole sopraindicate. Le risposte e le garanzie che cerchiamo sono tutte in etichetta. Ogni prodotto, infatti, per essere considerato "Biologico", deve presentare il marchio approvato e riconosciuto dall'unione europea.

Per approfondire ogni aspetto e chiarire ogni dubbio sul biologico, vi invitiamo a leggere il nostro articolo Perché dovremmo comprare Bio?, in cui affrontiamo l'importanza dell'agricoltura e dell'allevamento biologico, l'impatto che ha sul nostro pianeta e sul nostro stile di vita.


modifica

3. Lfree: Il marchio del senza lattosio

La prima certificazione a tutela degli intolleranti al lattosio

L’idea di creare un Marchio che identifichi i prodotti e i servizi senza lattosio o senza lattosio, latte e derivati nasce dalla forte richiesta sociale, emersa ed individuata dall’Associazione Italiana LattoIntolleranti Onlus (AILI).

Chi è AILI?

AILI è il riferimento nazionale per gli intolleranti al lattosio ed ha riscontrato nel corso delle sue attività e dei suoi studi l’esigenza reale di reperire con facilità e sicurezza prodotti alimentari e farmaceutici idonei ai consumatori intolleranti al lattosio. L’intolleranza al lattosio è una condizione molto diffusa, seppur ancora poco conosciuta e sottovaluta. A tal proposito, la scientific opinion pubblicata dall’EFSA stima che circa il 50% della popolazione italiana sia intollerante al lattosio.

Marchio Lfree

Il Marchio, denominato “Lfree”, è stato sviluppato dalla start-up ELLEFREE srl e registrato in Italia, in Europa ed a livello internazionale (in sette differenti paesi) in collaborazione con AILI per garantire i prodotti e/o i servizi destinati ai soggetti intolleranti al lattosio. L’innovatività di questo progetto non risiede solo nell’aver sviluppato un Marchio collettivo e figurativo, ma anche nell’aver redatto per la prima volta un Disciplinare ad alto valore tecnologico che correda il Marchio Lfree e riporta i criteri minimi e più cautelativi che l’azienda richiedente la certificazione deve rispettare.

AILI_vertic.jpg

LFREE in azzurro identifica e garantisce tutti i prodotti senza lattosio il cui contenuto residuo è <0,01% (ovvero 0,01 g per 100 g).

LFREE in verde mira a garantire i prodotti senza lattosio <0,01% congiuntamente alla verifica dell’assenza di tracce di proteine del latte <0,5 mg/Kg.

LFREE si estende anche ai prodotti lattiero-caseari definibili naturalmente senza lattosio, ovvero i prodotti per cui il residuo di lattosio risulta essere <0.01% grazie al loro naturale processo produttivo.

Per assicurare il rispetto dei suddetti criteri le aziende devono superare positivamente alcuni step tra cui la verifica documentale delle schede tecniche delle materie prime, la verifica del processo di produzione ed infine l’analisi del prodotto finito per assicurare l’assenza di lattosio e/o latte e derivati. LFREE posiziona, valorizza e differenzia i prodotti senza lattosio o senza lattosio, latte e derivati sul mercato garantendo al consumatore finale qualità, sicurezza, affidabilità e una corretta informazione, soprattutto in un momento di particolare attenzione sociale all’alimentazione, ma al tempo stesso confusionale in materia di etichettatura dei prodotti.

Il Marchio Lfree è un metodo innovativo che coniuga per la prima volta la rigorosità scientifica con una comunicazione chiara e di impatto nel mondo del senza lattosio.

Per maggiori informazioni visitare www.associazioneaili.it e www.ellefree.com oppure scrivere a info@ellefree.com


modifica

4. ”Burro” di mandorla e bodybuilding

Se sei uno sportivo e cerchi un prodotto energetico, l' almond Butter ( cioè la margarina di mandorle) risponde perfettamente alle tue esisgenze.

Esistono in commercio prodotti specifici, formato MAXI, e quindi non adatti ad un consumatore medio. Grazie alla loro composizione sono utili per chi vuole incrementare la propria massa corporea.

Mandorle nella dieta per Bodybuilding

Le mandorle sono un alimento ricco di proteine e molto energetico che rappresenta un cibo ideale per aumentare la massa muscolare1 essendo una fonte importante di nutrienti essenziali come:

  • arginina;
  • calcio;
  • potassio;
  • niacina;
  • α -tocoferolo;
  • fibre;
  • acidi grassi monoinsaturi;
  • proteine.

Inoltre sono ricche in polifenoli, sostanze naturali che contrastano la produzione di radicali liberi che si formano quando il corpo è sottoposto ad intensa attività fisica2, riducendo cosi lo stress ossidativo.

I radicali liberi sono specie chimiche con effetti nocivi sul nostro organismo (responsabili di invecchiamento, malattie degenerative etc...) e vengono prodotti dalle nostre cellule in seguito a stress ossidativo.3

“Burro” di Mandorle per il Bodybuilding

Più che margarina di mandorle per gli atleti è consigliabile la crema di mandorle, spalmabile ed ottima se consumata a colazione come fonte proteica, energetica e l’ideale per un’alimentazione che aumenti la massa muscolare. In commercio esistono dei formulati creati appositamente per gli sportivi con il 100% mandorla in un formato conveniente da 1 kg.

Per la crema in genere non si utilizzano grammature, essendo difficile da pesare, ma è più facile fare riferimento come unità di misura al cucchiaino che contiene all'incirca 10 g di prodotto.

Margarina di mandorle vs burro di arachidi per il bodybuilding

Valori nutrizionali per 100 g4 Burro di arachidi Margarina di mandorle
Energia 589 Kcal 614 Kcal
Grassi 49,94 g 55,5 g
Saturi 7,6 g 4,15 g
Monoinsaturi 23,12 g 32,44 g
Polinsaturi 13,93 g 13,6 g
Proteine 24,06 g 20,96 g
Carboidrati 21,57 g 18,82 g

Se confrontiamo i valori nutrizionali della margarina di mandorle con quelle del burro di arachidi, vediamo che il primo, nonostante sia più calorico, ha comunque meno grassi saturi e più monoinsaturi, rendendolo più salutare. Pertanto è preferibile scegliere la margarina di mandorle.

Fonti


  1. Joel Fuhrman and Deana M. Ferreri. (2010). “Fueling the Vegetarian (Vegan) Athlete” . Current Sports Medicine Reports. 

  2. Xavier Capó et al. (2016). “Effects of Almond- and Olive Oil-Based Docosahexaenoic- and Vitamin E-Enriched Beverage Dietary Supplementation on Inflammation Associated to Exercise and Age”. Nutrients 

  3. Marian Valko et al. (2016). "Redox- and non-redox-metal-induced formation of free radicals and their role in human disease". Archives of Toxicology. 

  4. https://ndb.nal.usda.gov 


modifica

5. Meglio "Senza Olio di Palma"

L’olio di palma è un comune ingrediente dell’industria alimentare, estremamente impiegato perché conferisce una idonea consistenza ai prodotti in cui è utilizzato (margarine, merendine, biscotti...).

Nessun alimento o ingrediente è definibile come "tossico" di per sé piuttosto gli eventuali effetti negativi sulla salute vanno misurati sulla base dei livelli di esposizione ad un preciso alimento, cioè quanto ne introduciamo giornalmente.

Si sconsiglia un eccessivo consumo dei prodotti contenenti olio di palma, perché:

  • presentano contaminanti, sostanze chimiche dannose per la salute che si originano dai processi di raffinazione degli oli vegetali. I livelli più elevati di concentrazione di tali contaminanti sono stati riscontrati nell’olio di palma.
  • presentano un alto contenuto in grassi saturi
  • coltivazioni di palma intensive hanno un impatto negativo sugli ecosistemi.

Contiene sostanze con probabile azione tumorale

La dott.ssa Helle Knutsen, presidente del gruppo EFSA incaricato degli studi, ha affermato che tali contaminanti sono genotossici e cancerogeni, ovvero hanno un effetto tossico direttamente sul nostro DNA, nonché possono causare il cancro. 1

Contiene molti grassi saturi

L’ olio di palma è un grasso vegetale, che deriva dalla polpa del frutto della palma da olio (Elaeis guineensis), contenente una elevata percentuale di acidi grassi saturi.

L' olio di palma, insieme all'olio di cocco, presenta un contenuto di acidi grassi saturi superiore alla maggior parte degli altri grassi usati in alimentazione. 3

tipo di olio % grassi saturi in 100g
olio di girasole 11,24
olio di sesamo 13,15
olio di soia 14,02
olio extra vergine di oliva 14,46
olio di mais 14,96
olio di germe di grano 15,6
olio di oliva 16,16
olio di arachide 19,39
olio di palma 47,1
olio di cocco 86,8

Una vasta letteratura scientifica ha messo in evidenza l'associazione tra consumo in eccesso dei grassi saturi con l' aumento del rischio di malattie cardiovascolari, di infarto e di malattia coronarica 4 5.

Pertanto è bene seguire la raccomandazione di mantenere l'assunzione di grassi saturi al di sotto del 10% dell'energia che dobbiamo assumere giornalmente con l'alimentazione. 6

Chi è più a rischio?

Tutti i consumatori, di qualsiasi fascia, sono a rischio a seguito di una elevata esposizione, ma ancora più a rischio sono le fasce più giovani (neonati e bambini), dove anche le esposizioni medie rappresentano un potenziale pericolo per la salute. A seguito degli studi condotti, è possibile affermare che i limiti di assunzione consentiti sono superati dalla “normale” alimentazione (biscotti comuni, merendine....).1

Che effetto sull'ambiente hanno le coltivazioni di palma?

L'uomo, per rispondere alla domanda crescente di olio e grasso di palma, sta sacrificando le foreste tropicali a favore delle piantagioni, causando deforestazione e esaltando il fenomeno dei gas serra.2. Alcuni produttori però, seguono disciplinari di produzione sostenibile che prevedono attività di riforestazione.

Come devo fare per evitarlo?

Attenzione alle etichette! Cerca prodotti che non contengono olio di palma tra gli ingredienti, riducendo l’assunzione dei contaminanti, prediligendo prodotti con ingredienti più sani.


  1. Risks for human health related to the presence of 3- and 2-monochloropropanediol (MCPD), and their fatty acid esters, and glycidyl fatty acid esters in food EFSA Panel on Contaminants in the Food Chain (CONTAM). EFSA journal 2016 

  2. How will oil palm expansion affect biodiversity? Emily B. Fitzherbert et al - Trends in Ecology e Evolution, Volume 23, Issue 10, p538–545, October 2008 

  3. http://nut.entecra.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html?alimento=olio&nutriente=tutti&categoria=tutte&quant=100&submitted1=TRUE&sendbutton=Cerca 

  4. Sacks FM, et al. (2002) “Randomised clinical trials on the effects of dietary fats and carbohydrates on plasma lipoproteins and cardiovascular disease”. Am J Med 

  5. Mozafarian D et al. (2010) “Saturated fats and cardiometabolic risk factors, coronary heart disease, stroke and diabetes: a fresh look at the evidence”. Lipids 

  6. LARN IV revisione, 2014 


modifica

6. Cautela con gli OGM

In molte margarine o più comunemente in "burri vegetali" in commercio, si trovano ingredienti potenzialmente OGM, tra cui:

  • I derivati della soia
  • L' olio di colza

Gli "Organismi Geneticamente Modificati", sono organismi in cui parte del genoma (insieme dei geni) è stato modificato, per ottenere nuove caratteristiche ricercate e utili. La comunità scientifica è dibattuta sugli effetti degli OGM sul nostro organismo, una parte supporta le ricerche sugli effetti negativi e un'altra su quelli positivi.

Cosa trovi in etichetta

Attenzione perchè in etichetta è presente una delle seguenti diciture:

  • '100% OGM free' oppure 'Senza OGM': se garantisce la totale assenza
  • Contiene OGM: obbligato a riportarlo se supera il limite OGM consentito
  • Nessuna dicitura: se la percentuale di OGM è al di sotto del limite consentito

Se scegli di acquistare una margarina senza OGM devi cercare in etichetta la prima dicitura '100% OGM free' oppure 'Senza OGM'. E' l'unica che te lo garantisce!


modifica

7. Intolleranti al Lattosio

Solitamente le margarine vegetali o più comunemente chiamate "burri vegetali" sono indicati per gli Intolleranti al Lattosio perchè ottenuti a partire da ingredienti naturalmente privi.

Per questo motivo sono pochissimi i produttori di margarina che analizzano i propri prodotti per certificarli "senza lattosio". Per questi prodotti è frequente ritrovare la dicitura "naturalmente senza lattosio", che però non assicura l'assenza di eventuali contaminazioni.

Se sei intollerante al lattosio verifica quali sono gli altri prodotti che l'azienda da cui vuoi acquistare una margarina vegetale produce. Se ci sono alimenti contenenti lattosio, è maggiore il rischio di contaminazione crociata.

Cosa trovi in etichetta

Esistono tre possibili indicazioni che gli alimenti possono riportare:

  • Senza lattosio
  • A ridotto contenuto di lattosio
  • Naturalmente privo di lattosio

Sulle confezioni delle margarine è più frequente ritrovare l'ultima dicitura per cui non soltanto "occhio all'etichetta" ma anche "occhio al produttore".


modifica

8. Cautela con la Soia

Ciò che erroneamente viene definito "burro vegetale", usato come sostituto del burro vaccino, generalmente contiene ingredienti derivanti dalla soia. Si trova in commercio la margarina di mandorle che rappresenta un’alternativa di qualità superiore. Il consumo di ingredienti derivanti dalla soia non è sempre consigliato a causa delle loro controindicazioni sulla salute. Se si sceglie di aggiungere alla propria alimentazione le alternative vegetali, è bene variare e comunque scegliere prodotti con ingredienti dalle migliori proprietà nutrizionali.

Perché consumare prodotti senza soia?

Il consumo di soia spesso è associato ad alcune controindicazioni, anche abbastanza importanti; infatti la soia:

Detto ciò viene spontaneo pensare che la margarina di mandorle sia meglio della margarina di soia. In effetti per alcuni versi è cosi, ma non dimentichiamo che la soia possiede numerose altre proprietà benefiche!1

Lecitina di soia, cosa è?

Le margarine molto spesso, se non sempre, presentano come emulsionante e addensante la lecitina di soia. La lecitina è una classe di composti chimici dalle particolari proprietà, fondamentale per garantire una certa consistenza al prodotto. E' chiamata "di soia", in realtà è presente in tutti i semi vegetali, ma la soia ne è particolarmente ricca, per questo è da essa che si ricava, per poi essere utilizzata nella comune industria del food.

Bisogna stare attenti a questa molecola?

Essendo un derivato della soia, per i prodotti che la contengono valgono le stesse controindicazioni (non a caso è considerato un allergene ed evidenziato in grassetto in etichetta).

La mandorla come alternativa alla soia

Un’alternativa gustosa, nutriente e salutare è rappresentata dalla margarina di mandorle. Presenta diverse modalità di impiego che incontrano le esigenze di qualsiasi tipo di consumatore.


  1. Mendel Friedman et al. (2001). "Nutritional and Health Benefits of Soy Proteins". J. Agric. Food Chem 


modifica

9. Sceglile Gluten Free solo se celiaco

Alcune margarine vegetali, comunemente chiamate burri vegetali, che si trovano in commercio sono certificate Gluten Free. Scegliere tali margarine è d'obbligo per i celiaci e gli intolleranti al glutine. E' invece inutile acquistare una margarina o "burro vegetale" senza glutine per chi non soffre di queste patologie e per chi cerca di ridurre l'assunzione di glutine nella propria dieta.

Risulta inutile perchè il consumo giornaliero di questi prodotti è così basso (15/20g al giorno) che l'assunzione di glutine eventualmente presente è trascurabile.

Considera che certificare un prodotto Gluten Free è un costo per i produttori di margarine. Questo comporta un'incremento del prezzo di vendita che non ha senso sostenere se non si soffre di particolari patologie legate al glutine.


modifica

10. Sceglile Senza Grassi Idrogenati

I grassi idrogenati servono a dare la consistenza semi-solida alle margarine vegetali. Derivano da un processo industriale che origina grassi trans-saturi che sono estremamente dannosi per la salute. Per riconoscere una margarina senza grassi idrogenati basta verificare che in etichetta sia presente la dicitura Senza Grassi Idrogenati. Nel caso non sia scritto nulla significa che sono presenti.

In commercio esistono delle alternative migliori:

  • margarina non idrogenata con alta percentuale di grassi saturi
  • margarina non idrogenata con bassa percentuale di grassi saturi

Un consumatore consapevole dovrebbe scegliere la margarina senza grassi idrogenati con minor percentuale di grassi saturi. Lo dovrebbe fare perchè è un prodotto più salutare e per premiare le aziende che s'impegnano a produrre alternative migliori.

Margarina non idrogenata con alta percentuale di grassi saturi

La margarina non idrogenata è ottenuta mediante frazionamento1 degli oli*, ovvero un trattamento che implica l'uso della temperatura e della pressione, senza l'aggiunta di sostanze chimiche, in cui si separa la parte satura di una sostanza grassa da quella insatura. La parte satura servirà per produrre la margarina non idrogenata.

L’unico vantaggio rispetto alla margarina idrogenata è la scarsa presenza di grassi trans.

Quali sono gli ingredienti di questa margarina non idrogenata?

In genere si utilizza olio di palma oppure olio di soia, le cui composizioni sono caratterizzate dalla presenza di acidi grassi saturi palmitico e stearico.

Fa comunque male per la presenza di olio di palma?

La margarina non idrogenata non è tanto dannosa per la presenza dell'olio di palma, ma per gli acidi grassi saturi contenuti. Il consumo eccessivo di tali grassi sembra favorisca l'incremento del rischio cardiovascolare 2 e della sindrome metabolica 3. E' anche vero che gli effetti dell'olio di palma sono oggetto attuale di discussione e sembra che sia cancerogena per l'uomo.

A tal proposito L’EFSA non afferma che questo tipo di olio, direttamente, possa causare l'insorgenza di tumori, ma elenca una serie di studi condotti sugli animali in laboratorio sui potenziali effetti del glicidolo, che deriva dal glicerolo presente nella molecole dell'olio di palma, durante la digestione nel nostro organismo. Il glicidolo è noto per avere potenziali effetti cancerogeni e genotossici, cioè la capacità di danneggiare il Dna nelle cellule causando mutazioni genetiche che possono portare allo sviluppo di un cancro 4.

Margarina non idrogenata con bassa percentuale di grassi saturi

Un' alternativa al burro e può essere la margarina alle mandorle. Si ottiene con mandorle fresche oppure tostate e calde. Dopo l'eventuale tostatura, le mandorle vengono macinate e impastate fino a ottenere una crema omogenea. Con l'aggiunta di altri ingredienti, come olio e addensanti, si ottiene una consistenza molto simile a quella della margarina, rendendo anche migliore il sapore.

La margarina di mandorle contiene una buona fonte di grassi monoinsaturi e minerali come calcio, potassio, ferro, fosforo, rame, manganese ed inoltre è considerato anche una buona fonte di Riboflavina (vitamina B2), di vitamina E, fibre e proteine 5.

Sicuramente alcune preparazione richiedono l'uso della margarina, sia dolci che salate, ma è chiaro che molto spesso se ne fa un uso eccessivo. Tali ingredienti, infatti, possono essere facilmente sostituiti da olio extravergine d'oliva o da oli biologici di ottima qualità, oppure dalla margarina di mandorle, sia come condimento che nella preparazione.


  1. http://online.scuola.zanichelli.it/industriagroalimentare/files/2016/09/pag357errata.pdf 

  2. Wang Y. et all, "Saturated palmitic acid induces myocardial inflammatory injuries through direct binding to TLR4 accessory protein MD2". Nat Commun. 2017 Jan 3 

  3. Hosseinpour-Niazi S et all, "Is the metabolic syndrome inversely associates with butter, non-hydrogenated- and hydrogenated-vegetable oils consumption: Tehran lipid and glucose study". Diabetes Res Clin Pract. 2016 Feb. 

  4. http://www.efsa.europa.eu/sites/default/files/scientific_output/files/main_documents/4426.pdf) 

  5. http://www.valori-alimenti.com/nutrizionali/tabella12195.php 


modifica

11. Sceglila con Meno Grassi Saturi

La margarina è una alternativa al burro vaccino, considerata erroneamente più dietetica per il minor quantitativo di grassi saturi presenti.

Al momento dell’acquisto poni attenzione alle etichette, controlla il valore dei grassi saturi e scegli il prodotto che ne contiene di meno. In base alla tipologia di margarina ( di soia, di mandorla, margarina “tradizionale”) è possibile, infatti, riscontrare un differente quantitativo di grassi saturi all’origine.

Perché devo stare attento/a ai grassi saturi?

I grassi saturi sono considerati i maggiori responsabili dell'aumento del colesterolo nel sangue, in quanto aumentano i livelli di LDL- colesterolo, riducono i livelli di HDL- colesterolo, ed incrementano la produzione di radicali liberi (sostanze dannose per l'organismo). 1

In più per questa tipologia di prodotti va posta attenzione anche ai grassi idrogenati, grassi insaturi all’origine e resi saturi per garantire consistenza alla margarina. Essi comportano le stesse complicazioni dei grassi saturi, ma esaltate.

I grassi saturi, però, non vanno completamente evitati, perchè sono costituenti delle cellule del nostro organismo, vanno quindi assunti con estrema attenzione.

Quali sono le margarine vegetali più ricche in grassi saturi?

Attenzione a quei prodotti che derivano da oli ricchi di grassi saturi all’origine, come l’olio di arachide e l’olio di palma. Quest’ultimo contiene circa 47g di grassi saturi su 100g di olio, una quantità estremamente elevata!

Alternativa al burro con pochi grassi saturi e senza grassi idrogenati

Generalmente margarine senza grassi idrogenati richiedono un olio di partenza con un discreto quantitativo di grassi saturi, in quanto la consistenza ne risentirebbe enormemente. Va quindi cercato un prodotto con il miglior compromesso tra queste due categorie di grassi, scegliendo sempre i grassi saturi all’origine piuttosto che quelli idrogenati, se non si può fare altrimenti. La migliore possibilità è rappresentata dalla margarina di mandorle, un prodotto privo di grassi idrogenati e a ridotto contenuto di grassi saturi.


  1. Mele M, Pulina G, (2016). Alimenti di origine animale e salute. Franco Angeli. 


modifica

12. Bambini

La margarina o più comunemente il "burro vegetale" rappresenta una seria alternativa al burro vaccino. Molte famiglie che hanno sostituito i prodotti derivati dal latte si avvalgono dei sostituti vegetali, ma sono tutti adatti per i bambini? La risposta è no: al momento dell'acquisto poniamo attenzione a due ingredienti, spesso presenti nei sostituiti vegetali del burro vaccino:

  • Olio di palma
  • Grassi idrogenati

La presenza di uno o di entrambi questi ingredienti rende il prodotto non consigliato per un bambino/adolescente.

Olio di palma, perchè no

I prodotti contenenti olio di palma che subiscono trattamenti termici durante la preparazione, presentano un contenuto elevato di un contaminante, che rappresenta un serio pericolo perchè causa l'insorgenza di tumori.1 I bambini rappresentano la classe più a rischio.1 Un prodotto contente olio di palma, alla luce delle nuove scoperte, non può essere considerato adatto ad un bambino, soprattutto se entra nella sua alimentazione quotidiana.

Grassi idrogenati, perchè no

I grassi idrogenati rappresentano l'innovazione tecnologica che ha permesso lo sviluppo dei primi prodotti alternativi al burro di vaccino: essendo i grassi vegetali principalmente insaturi, l'idrogenazione permette alle margarine vegetali che si ottiengono di raggiungere una consistenza simile a quella del burro vaccino. Questi grassi idrogenati, che sono quindi grassi insaturi resi saturi chimicamente, sono più pericolosi dei grassi saturi naturali, rappresentano infatti, un rischio per la salute.

Ci sono diverse alternative alla margarina tradizionale (che spesso presenta uno o entrambi gli ingredienti incriminati) che, oltre ad essere più sani perchè non contengono queste sostanze, sono nutrienti. Parliamo della margarina di mandorle che può essere consumata dai bambini perchè nutriente, energizzante e fortifica l'intestino.

Gli ingredienti incriminati rappresentano una costante in tantissimi prodotti, anche diversi dalla margarina, spesso di uso comune. Il nostro consiglio e di ridurre al minimo il consumo di tali alimenti, prediligendo le alternative senza olio di palma e grassi idrogenati.


  1. Risks for human health related to the presence of 3- and 2-monochloropropanediol (MCPD), and their fatty acid esters, and glycidyl fatty acid esters in food EFSA Panel on Contaminants in the Food Chain (CONTAM). EFSA journal 2016 


modifica

13. I valori nutrizionali del miglior "burro vegetale"

Per tutti i prodotti confezionati acquistabili in negozi, supermercati e ipermercati, vige l’obbligo per il produttore di indicare in etichetta i valori nutrizionali relativi a 100g di prodotto1. Alcuni produttori riportano anche i valori nutrizionali per porzione consigliata.

I valori nutrizionali che ritroverete sempre in etichetta sono:

  • Proteine
  • Carboidrati totali
  • Zuccheri semplici
  • Fibre
  • Grassi totali
  • Grassi saturi
  • Valore energetico in Kcal (kilocalorie) e in Kj (Kilojaul)

A queste possono poi aggiungersi informazioni volontarie relative ai minerali, vitamine, grassi insaturi e poliinsaturi.

A cosa mi servono questi valori nutrizionali?

Grazie a questi dati diviene possibile capire la quantità dei nutrienti che assumiamo durante la giornata, semplicemente sommando i valori nutrizionali dei diversi alimenti che consumiamo, ponderati per i g di alimento che effettivamente mangiamo. In tal modo possiamo renderci conto se raggiungiamo la dose minima di proteine, o carboidrati ad esempio, consigliata, o se superiamo quella massima.

I valori nutrizionali del miglior "burro vegetale"

Secondo il nostro team di esperti, i nutrienti principali a cui bisogna prestare attenzione quando compriamo un burro vegetale sono i grassi.

Il miglior "burro vegetale" è:

Il profilo nutrizionale del miglior "burro vegetale" si completa con:

  • Fibre, che intervengono nei processi digestivi
  • Calorie, che variano in base all’impiego (gli sportivi potrebebro richiedere un buon apporto calorico per avere l’energia necessarie alle attività fisiche, mentre un normale consumatore preferirebbe un quantitativo calorico più basso).

Invece, discriminare i diversi "burri vegetali" in commercio confrontando i valori degli zuccheri semplici e delle proteine è inutile, in quanto tali nutrienti sono presenti in così basse concentrazioni (meno di 1g x 100g di prodotto) che nella porzione giornaliera consigliata (c.a 15-20g) risultano praticamente assenti.


  1. Regolamento UE 1169/2011 


modifica

14. Per dolci, a colazione, per piatti salati, buono da spalmare

La margarina, comunemente definita "burro vegetale" può avere diverse applicazioni.

Quali sono queste applicazioni?

  • Per dolci
  • Per piatti salati
  • A colazione
  • Buono da spalmare

Per dolci

Il burro vaccino è stato da sempre impiegato nella preparazioni da pasticceria, grazie alla fragranza e alla struttura che conferisce al prodotto finito. Senza i lipidi contenuti nel burro non sarebbe possibile ottenere i cornetti, ad esempio, o qualsiasi altro prodotto a pasta sfoglia.

Per piatti salati

Se stai scegliendo una margarina per i tuoi risotti o per tutte quelle preparazioni salate dove spesso viene utilizzato il burro per renderle più buone, questo è il parametro che devi considerare.

A colazione

Noi di foodu consigliamo, per la tua colazione quotidiana, margarina senza olio di palma e senza grassi idrogenati

Buono da spalmare

Alcuni prodotti si spalmano con facilità sul pane o sulle fette biscottate, altri invece richiedono uno sforzo maggiore. La spalmabilità è dovuta sia alla tipologia di oli impiegati come materia prima, ma anche ai processi di raffreddamento comunemente impiegati nella fase produttiva.

Come indicazione generale potremmo dire che maggiore è la componente satura, maggiore sarà la durezza del prodotto finito, al contrario maggiore è la componente insatura, maggiore sarà la cremosità del prodotto finito. Purtroppo tramite le modalità di raffreddamento è molto facile modificare tali proprietà, aumentando o diminuendo la consistenza, anche grazie all'uso di emulsionanti e stabilizzanti.

Il 1° E-commerce alimentare collaborativo
Ci sono tante cose che non sai sugli alimenti che compri. Cosa hanno di diverso invece i prodotti di Foodu? In Foodu i prodotti sono approvati dagli esperti indipendenti della community e assaggiati dai consumatori. Che criteri gli esperti hanno usato per stabilire se un prodotto è sano e sicuro?, in che modo puoi partecipare e che benefici puoi averne? Iscriviti alla newsletter per scoprire questo e tanto altro.
Chiedi agli esperti...
1 discussione attiva
  • Crema di nocciole 100%
    ste
    - 1 anno fa

    Buongiorno. Chiedo cortesemente un consiglio di come leggere questa etichetta.
    Grassi 69 gr su 200
    Di cui saturi 8.5 su 200
    La domanda è, i restanti 60 devo dedurre che sono insaturi?
    Grazie

    Rispondi
Nuovo Commento